mercoledì 1 aprile 2020

L'ecologia nel mito - STEP 4

Senza dubbio un interesse dell'uomo verso la natura esiste dai tempi più antichi e remoti. La nostra specie iniziò ad osservare le abitudini e la vita delle specie animali ben prima che nascesse la scrittura, spesso per poterli cacciare con più efficacia; con la nascita dell'agricoltura l'umanità imparò a conoscere in modo progressivamente più approfondito anche le specie vegetali che la circondano. Questo antichissimo rapporto che per forza di cose esiste tra noi e le forme di vita che ci circondano si è riflesso anche nelle forme di mito primordiali, ovvero le cosmogonie; in questo tipo di opera si denota un primitivo interesse dell'uomo nello spiegare l'origine del mondo attorno a sè, chiaramente non c'è nulla di scientifico.
Una cosmogonia molto interessante è quella tramandata dagli indiani Yakima.
Secondo gli Yakima all'inizio del tempo esisteva solo il demiurgo Whee-me-me-owan, detto Grande Capo Lassù; decise di creare partendo dall'acqua che ricopriva la terra interamente, con le mani prese dai fondali il fango e ammucchiandolo creò i continenti; la pioggia che cadeva sulle terre emerse creò i fiumi e ghiacciò la punta delle montagne, in alcuni punti indurì il fango trasformandolo in roccia.
Successivamente dal fango asciutto spuntarono alberi e gli animali creati dal Grande Capo vi si ripararono sotto, mangiandone le bacche e i frutti. L'ultima creazione di Whee-me-me-owan fu l'uomo, egli prese il fango e infuse la vita in esso; spiegò poi all'uomo quali animali cacciare e quali allevare e alla donna quali bacche mangiare.


Fonti:
  1.  http://www.libridigitalionline.com/libri/irc/vento/temi/I-05_cosmogonici.htm
  2.  https://digilander.libero.it/scuolaacolori/intercultura/materiali/fiabe/creazione.htm

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