mercoledì 3 giugno 2020

Ecologia nella filosofia contemporanea - STEP 18

L'ecologia possiede anche la sua corrente filosofica, negli anni '70 infatti il filosofo Arne Naess fondò il movimento della Deep Ecology. La proposta dello studioso norvegese è basata sulla rivalutazione del valore delle specie animali (eccetto l'uomo) e vegetali; bisogna infatti capire che il valore che diamo a queste non deve essere relativo all'esperienza e alla vita umana, bisogna muoversi il più possibile verso il raggiungimento di un valore autonomo e "assoluto"; ogni specie ha il diritto di proliferare sul pianeta senza dover essere schiacciata da quella umana.
Riporto qui sotto i punti base del movimento (presi da Wikipedia): 
 
  1. Il benessere e la prosperità della vita umana e non umana sulla Terra hanno valore per se stesse (in altre parole: hanno un valore intrinseco o inerente). Questi valori sono indipendenti dall’utilità che il mondo non umano può avere per l’uomo.
  2. La ricchezza e la diversità delle forme di vita contribuiscono alla realizzazione di questi valori e sono inoltre valori in sé.
  3. Gli uomini non hanno alcun diritto di impoverire questa ricchezza e diversità a meno che non debbano soddisfare esigenze vitali.
  4. La prosperità della vita e delle culture umane è compatibile con una sostanziale diminuzione della popolazione umana: la prosperità della vita non umana esige tale diminuzione.
  5. L’attuale interferenza dell’uomo nel mondo non umano è eccessiva e la situazione sta peggiorando progressivamente.
  6. Di conseguenza le scelte collettive devono essere cambiate. Queste scelte influenzano le strutture ideologiche, tecnologiche ed economiche fondamentali. Lo stato delle cose che ne risulterà sarà profondamente diverso da quello attuale.
  7. Il mutamento ideologico consiste principalmente nell’apprezzamento della qualità della vita come valore intrinseco piuttosto che nell’adesione a un tenore di vita sempre più alto. Dovrà essere chiara la differenza tra ciò che è grande qualitativamente e ciò che lo è quantitativamente.
  8. Chi condivide i punti precedenti è obbligato, direttamente o indirettamente, a tentare di attuare i cambiamenti necessari. 

Fattualmente il movimento propone di scrivere una legislazione ambientale che ci protegga dall'autodistruzione, evento che sempre più sembra incombere sulla nostra civiltà.

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